ISBN 978-88-99058-XX-X
2023 | Italiano, English
16 × 24 cm, 156 pages
2 Color offset
€ 25
texts by
Maddalena Fragnito
Giulia Iacolutti
Igor Peres
Tiziano Possamai
I don’t care (about football) è un progetto artistico-partecipativo che coinvolge le giocatrici e i giocatori della squadra di calcio Marangoni 105. La Marangoni 105 nasce nel 2011 all’interno di una delle residenze riabilitative del Dipartimento di Salute Mentale di Udine gestita dalla Cooperativa Duemilauno Agenzia Sociale. Il titolo, ispirato dalle parole di una ragazza della comunità, suggerisce come il gioco non sia fine a sé stesso, ma un esercizio di inclusione e integrazione sociale. La squadra è composta, infatti, dagli e dalle utenti insieme a operatrici e operatori, sostenitrici e sostenitori. Tutti vestono il numero 14 di Johan Cruijff, leggendario giocatore dell’Ajax, inventore del calcio totale. Durante tre anni di conoscenza e lavoro, Iacolutti ha attivato dei laboratori in cui si è riflettuto coralmente sul disagio mentale e sul percorso svolto in residenza, usando il calcio come metafora di un percorso e di un’esperienza di cura. La ricerca si compone di fotografie, incontri, viaggi, allenamenti, sedute di stretching, interviste, progetti, esercizi di scrittura e collage, tutte azioni che trasformano l’oggetto d’arte in un luogo del dialogo, in cui è la scoperta dell’altro e del sé ad assumere centralità. Il processo di analisi e autoanalisi si converte allora in moto creativo che diviene parte dell’opera stessa; è attraverso le sagome ritagliate dei corpi che si indaga sul “non” che ha dato nome al progetto, quel negativo a cui è complesso dare voce, forma, senso.
I don’t care (about football) is a participatory artistic project involving the players of the Marangoni 105 football team, created in 2011 as part of one of the rehabilitation residences of the Udine Mental Health Department managed by the Duemilauno Agenzia Sociale Cooperative. The title, inspired by the words of a girl from the community, suggests how the game is not an end in itself but rather a practice of social inclusion and integration. Marangoni 105 is made up of service users together with its operators and supporters. They all wear the number 14, that of the legendary Ajax player Johan Cruijff – one of the most emblematic proponents of total football.
Over three years of mutual understanding and hard work, workshops were held in which, through artistic-expressive practices, there was a choral reflection on mental discomfort and on the path undertaken over the course of the residence. Football thus became a metaphor for such a path and an experience of treatment. Photographs, meetings, travel, training, stretching sessions, performance actions, interviews, writing exercises and collages are the actions that transform the art object into a place of dialogue, where it is the discovery of the other and the self that takes centre stage. The process of analysis/self-analysis turns into a creative impetus via the appropriation and re-signification of images. Through the cut lines around the bodies, it thus becomes easier to investigate that ‘not’, that ‘not’ that gave the project its name, that difficulty which is such a common trait of existence yet to which it is very difficult to give voice, form and meaning.
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